Era nell'aria da giorni. Perché da settimane il caldo imperversa, i condizionatori d'aria pure e il sistema di distribuzione dell'energia elettrica non ce la fa a sostenere l'aumento dei consumi. Così oggi è scattato in tutta Italia il piano di interruzioni dell'erogazione di energia elettrica preparato dal Grtn, il gestore nazionale della rete Enel. Da Roma a Torino, da Milano alla Liguria, e ancora la Toscana, il Friuli, la Sardegna: i blackout sono avvenuti a macchia di leopardo e a rotazione sull'intero territorio nazionale. Nelle grandi città, come nei piccoli centri. E il gestore avverte: sarà così anche domani.
Tutti gli operatori elettrici sono già stati allertati che potrebbe essere necessario un altro giorno di piano di emergenza con distacchi a tutti gli utenti, famiglie comprese, nell'intero territorio nazionale. Per ora non si sa se l'allarme riguarda la stessa entità di oggi (5% del fabbisogno nazionale da staccare a turno) o se sarà modificata.
Gli stop sono iniziati alle 9 di questa mattina. A Roma e Torino. Poi, stop anche a Milano. Per un'ora e mezza, in una vasta zona della capitale, l'Acea (la società che fornisce l'energia elettrica alla città) ha chiuso "i rubinetti". E alle 10,30, sempre a Roma, c'è stato un secondo blackout, anch'esso di un'ora e mezza. In totale le interruzioni "mirate" hanno riguardato su scala nazionale il 5 per cento delle forniture.
Secondo il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano, l'unica soluzione possibile per evitare future sospensioni del servizio è evitare gli sprechi. Inoltre, dal momento che il problema del picco di consumi potrebbe ripresentarsi anche in inverno, il ministro ha sottolineato l'urgenza di costruire nuove centrali.
Il prefetto Emilio Del Mese e il sindaco di Roma, Walter Veltroni, subito dopo l'inizio del primo stop, hanno lanciato un appello alla cittadinanza a non usare gli ascensori. Malgrado ciò decine di telefonate di persone rimaste bloccate, appunto negli ascensori, sono arrivate al 112 dei carabinieri. Le segnalazioni provengono principalmente dalla zona Montesacro-Talenti, nella zona nord della città. Problemi potrebbero anche essere legati alle interruzioni improvvise dei computer. E' stata inoltre richiamata dalla prefettura l'attenzione delle persone che hanno in casa apparecchi elettromedicali non denunciati a non usarli nel periodo in cui potrebbe essere interrotta l'energia elettrica.
Analoga situazione a Torino, e a Milano, dove le società che distribuiscono l'energia hanno dato lo stop con le stesse modalità di Roma. Anche qui le interruzioni hanno riguardato alcune zone a rotazione e sono durate circa un'ora e mezza. Nel capoluogo lombardo il primo blackout ha interessato la zona est e sud est della città a partire da Porta Venezia. Complessivamente sono stati staccati 60 megawatt. In questa zona i vigili urbani hanno segnalato problemi agli incroci perché anche i semafori si sono spenti, mentre i centralini, come a Roma, sono stati intasati di chiamate da parte di chi rimane bloccato in ascensore.
Dalle 9.15 il black out ha colpito l'intero centro storico di Firenze, compresa la zona di piazza Beccaria oltre i viali. Dalle 10.30 l' interruzione nella erogazione riguarderà le zone di Ponte a Greve, Prato, Montelupo, San Lorenzo a Greve, Pontassieve, San Marcello Pistoiese, Terre di Rapolano, Subbiano, Arezzo. A Trieste l'Acegas, la società che fornisce la città, ha proceduto finora al distacco del 5% delle utenze cittadine. Il black out in corso riguarda la zona centrale della città, compreso la sede della Regione Friuli-Venezia Giulia. Stop all'erogazione anche in Sardegna. Dalle 9 di questa mattina è stato avviato il piano di interruzioni della fornitura per circa 1.300 Megawatt
Senza luce anche nel Golfo del Tigullio, a Levante di Genova. Lo stop è durato durare dalle 10 alle 12. Sono rimaste prive di corrente elettrica molte località turistiche come Rapallo, Santa Margherita Ligure, Chiavari, Sestri Levante, Portofino, affollate di turisti, oltre che una quindicina di comuni dell'entroterra. Il black out ha interessato anche il quartiere di San Fruttuoso a Genova.
In tutta Italia l'energia elettrica è stata comunque garantita agli ospedali e ai servizi pubblici essenziali, anche se qualche disservizio si è avvertito. Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha convocato i responsabili del Grtn per fare il punto della situazione.
"Dobbiamo cercare - ha spiegato il presidente del Grtn Salvatore Machì - di non caricare i consumi dalle 10 alle 12 o dalle 14 alle 17: gli italiani devono staccare gli scaldabagni, in queste ore, non usare i ferri da stiro, ne' le lavastoviglie''.
(26 giugno 2003)