Pioggia violenta, fiumi sempre più grossi, acqua che tracima e poi strade e case allagate. Le alluvioni sono catastrofi naturali che purtroppo vediamo sempre più spesso sul nostro territorio, e il più delle volte sono accompagnate da drammatici epiloghi. Le motivazioni che sottendono ai disastri sono tante: dai cambiamenti climatici ad una incuria del territorio fino ad arrivare ad una minima prevenzione. Purtroppo anche le informazioni su come comportarsi e tutelarsi in caso di alluvione non sempre sono cultura comune ed è necessario, invece, che lo diventino. Da qui la nuova iniziativa della campagna nazionale Io Non Rischio che si concentra sul rischio alluvione.
La campagna Io Non Rischio Alluvione ha una sua sezione sul sito Io non rischio nella quale risponde alle seguenti domande:
La stessa sezione inoltre approfondisce Cosa fare durante l'allerta meteo, durante le dopo l'alluvione.
La campagna Io Non Rischio Alluvione è promossa e realizzata da: Dipartimento della Protezione Civile, Anpas, stituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in collaborazione con AIPo - Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa ER - Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente dell'Emilia-Romagna, Autorità di bacino del fiume Arno, Cami-Lab - Laboratorio di Cartografia Ambientale e Modellistica Idrogeologica dell'Università della Calabria, Cima - Centro internazionale in monitoraggio ambientale, Irpi - Istituto di ricerca per la Protezione idrogeologica e Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
L'appuntamento con la cittadinanza è per sabato 11 e domenica 12 ottobre 2014 in undici piazze allestite in altrettanti comuni: Alessandria, Battipaglia (SA), Foligno (PG), Genova, Jesi (AN), Messina, Milano, Modena, Pisa, Reggio Calabria e Vicenza. Sono coinvolti oltre 300 volontari delle sezioni locali di Ana, Anpas, Cri, Lares, Legambiente, delle associazioni regionali e dei gruppi comunali di Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.
Intanto è possibile approfondire l'argomento consultando il pieghevole sul rischio alluvione (clicca qui) e la scheda informativa (clicca qui).