Grandine come arance, sette feriti

MODENA (27 ago. 2009) - Il maltempo si è abbattuto ieri sulla nostra provincia causando ingenti danni. A Mirandola una quarantina di alberi sradicati, tetti scoperchiati, antenne spezzate, case inzuppate di acqua e di terriccio, allagamenti di negozi e scantinati, strade bloccate da alberi caduti sull'asfalto, grandine nei campi e sette feriti, finiti al pronto soccorso per traumi e ferite dovuti proprio agli enormi chicci di grandine.

Vigili del fuoco di San Felice, di Carpi, i vigili volontari di Mirandola e Finale, i volontari della Protezione civile di Finale, vigili urbani e operai comunali di Mirandola sono stati impegnati fino a notte fonda per liberare arterie principali, vie secondarie, case, scantinati e negozi completamente allagati. Traffico in tilt sulla circonvallazione, dove un platano si è abbattuto su un automobile parcheggiata.

Gravissimi danni si sono registrati anche a Concordia: i chicchi grossi come arance hanno bombardato la località "Ronchetti" a Vallalta e ucciso persino galli e galline che razzolavano nei prati. Colpito pesantemente anche il centro della frazione di Fossa.

E l'agricoltura rischia di essere messa letteralmente in ginocchio dal violento nubifragio di ieri. A dirlo è la Confederazione italiana agricoltori di Modena. "Il fortunale che ha colpito la bassa modenese - si legge in un comunicato - rischia di mettere in ginocchio le imprese agricole molte delle quali non hanno potuto provvedere alla copertura assicurativa per la campagna produttiva 2009, che avrebbe ridotto, come negli anni scorsi, i costi delle polizze grandine".

Ingenti danni a colture di pregio come pere (in provincia la superficie investita è di circa 9mila ettari) mele, ma anche a vigneti, medicai, mais e serre. La Confederazione, che sta quantificando i danni in collaborazione con i tecnici della Provincia, segnala inoltre danni anche alle strutture di servizio divelte dal forte vento. "Il danno arrecato alle colture non è solo quello dei chicchi di grandine, ma anche dalla violenza del vento che ha fatto cadere a terra tonnellate di frutta pronta per essere raccolta - spiega la Cia - e i danni indotti da scuotimento altrettanto deleteri. La Cia si è attivata per promuovere a brevissimo termine un incontro in sede provinciale per verificare insieme ai Comuni e Assessorato i provvedimenti utili ad attenuare i forti disagi delle imprese".

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